Digitopressione (Parte 2)

Tratto dal libro del dottor Chen You-wa

Questa pratica è conosciuta sin dall’antichità e sono certo che anche tu ne hai già sentito parlare; in caso contrario, oggi verrai a conoscenza di alcune sue caratteristiche.

La digitopressione è una disciplina complessa e varia, che sfrutta la stimolazione dei punti energetici presenti nel sistema dei meridiani di agopuntura, ossia la massoterapia cinese, anche definita massaggio energetico. Questa, insieme all’agopuntura, la mexabustine, la farmacopea tradizionale cinese (basata su estratti di piante, di organi animali e sali minerali) e le discipline di igiene di vita (ossia dieta e ginnastica energetica in medicina cinese) vengono considerati in Cina una vera e propria medicina preventiva. 

Seguendo punti già trattati nell’articolo precedente dedicato alla digitopressione, in questo articolo continueremo ad analizzare altre e più complesse patologie, dimostrando che la digitopressione, pur non sostituendosi alla medicina convenzionale, può essere un valido sostegno ad essa e può dimostrarsi una buona pratica di prevenzione. 

Non perdiamoci quindi in chiacchiere e andiamo al sodo della questione. Tutte le altre indicazioni si possono trovare nel precedente articolo sulla digitopressione parte 1.

Quindi andiamo a trattare alcune delle numerose situazioni in cui si può provare giovamento dall’intervento della digitopressione.    

Capelli

Come già sappiamo, molte persone normalmente perdono dai sessanta agli ottanta capelli al giorno, ma la caduta può accentuarsi in vari casi, ad esempio:

  • in periodi di preoccupazione, ansia e stress;
  • durante la gravidanza, e nell’anno successivo al parto;
  • nel corso del lavaggio dei capelli, se effettuato troppo frequentemente o con uno shampoo troppo energetico;
  • se si utilizza una spazzola troppo dura, che traumatizza il cuoio capelluto, accelera la secrezione del sebo e spezza i capelli, o un pettine troppo fine;
  • in seguito a determinate permanenti o tinte che possono rendere i capelli esili e fragili.

Punti da massaggiare

Per mantenere i capelli in buona salute, è consigliabile massaggiare il punto 11P, stimolandolo con la punta dell’unghia, per due o tre minuti, più volte alla settimana.

11 P, Giovane mercante.
L’angolo ungueale del pollice, sul lato esterno, a destra e a sinistra.

Negli altri casi

Massaggiare ciascun punto, con pressione
circolare dolce, per due o tre minuti,
una o due volte la settimana.

In caso di caduta recidiva di capelli 

20 DM, Centro Riunioni.

Sulla sommità della testa, la linea che unisce
l’apice dei padiglioni auricolari. Punto
sensibile alla pressione.

14 DM, Grande Vertebra.

La base del collo, esattamente al di sotto 
della prima sporgenza che si evidenzia 
flettendo il collo (apofisi spinosa della settima cervicale).

In caso di caduta dei capelli in seguito ad uno shock psicoemotivo 

40 V, Equilibrio perfetto.
A metà della piega posteriore del ginocchio
(cavo popliteo). Massaggiare entrambi i lati
contemporaneamente.

In caso di forfora e di capelli grassi

22 DM, Casa del cervello.
Sulla linea mediana, tre dita trasverse al di
sopra della radice dei capelli.

In caso di dermatite seborroica, di psoriasi (chiedi nei commenti sei vuoi approfondimenti riguardo la psoriasi) o di alopecia (caduta di capelli in intere aree), si consiglia di consultare un medico.

Cellulite 

Finalmente siamo arrivati ad uno degli argomenti cardine del nostro articolo, la fatidica cellulite. 

La cosiddetta cellulite è un ammasso sottocutaneo di cellule adipose, immerse in un tessuto connettivo insufficientemente vascolarizzato. Le cellule adipose, in mancanza di metabolismo, diventano inerti, muoiono e si agglomerano tra di loro, diventando così molto evidenti a livello superficiale della cute, che viene detta buccia di arancia. La cellulite, come sappiamo, si localizza principalmente nelle zone delle cosce, del ventre, del gluteo e tant’altro.

Secondo la medicina orientale, la cellulite è causata da una circolazione deficitaria nei meridiani di energia, a livello della superficie cutanea.

Le sue cause sono simili a quelle dell’obesità e sono principalmente legate a tre elementi:

  • l’energia nutritiva, definita nello specifico energia-rong che mantiene il buon trofismo e l’elasticità dei tessuti. Questa è strettamente legata all’alimentazione e alla respirazione. Di conseguenza, cattive abitudini alimentari, come abuso di cibi tossici ricchi di grassi, zuccheri, alcool ecc., e un’insufficiente attività respiratoria, dovuta a mancanza di attività fisica, cattiva ossigenazione, fumo ecc., favoriscono un rallentamento della circolarità di energia e di sangue a livello del tessuto connettivo e ad un metabolismo insufficiente a livello del tessuto sottocutaneo;
  • una cattiva energia mentale, legata, in questo caso, a problemi quali ansia eccessiva, rimuginio e ruminazione di preoccupazioni ossessive, che non fanno altro che bloccare l’energia. Questi provocano un rallentamento della circolazione energetica nel tessuto connettivo e adiposo, che causa, a sua volta, come forma di protezione, la stagnazione di materie, considerata l’origine dei processi di obesità e cellulite; 
  • l’energia ancestrale, connessa all’aspetto ereditario e familiare. I soggetti cresciuti in una famiglia con una certa predisposizione all’obesità e alla cellulite dovranno rispettare, più degli altri, alcune regole di vita sana, per garantirsi un equilibrio energetico migliore.

In sintesi, per evitare la cellulite e/o obesità, è necessario rispettare certe regole di igiene e di vita. (Come diciamo sempre tutti sappiamo cosa fare e che non siamo disposti a farlo) 

Attraverso un trattamento riequilibrante, finalizzato ad eliminare i blocchi energetici fisici e/o psichici, è possibile attenuare questi effetti. Tra questi troviamo il massaggio dei punti energetici, solamente nei casi più lievi e nel rispetto delle regole già sopra espresse. 

Punti da massaggiare

Massaggiare con pressione forte ciascun punto, risalendo il meridiano secondo il senso indicato sullo schema, per una lunghezza di dieci centimetri circa. Questo massaggio va eseguito due o tre volte alla settimana, per due o tre minuti, da ciascun lato.

In caso di cellulite nella fascia esterna delle natiche e delle cosce (a calzoni di cavallerizzo)

31 VB, Città del Vento.
Sulla superficie esterna della coscia: questo
punto viene toccato dal dito medio quando la
persona è in piedi e con le mani aderenti alla
coscia. Massaggiare verso il basso.

30 VB, Salto agile.
L’incavo che si trova un poco all’indietro
rispetto al grande osso dell’anca (il trocantere).
Massaggiare verso il basso.

34 S, Sbloccare lo stomaco.
Al di sopra del ginocchio, sul lato esterno, tre
dita al di sopra della rotula. Massaggiare verso
l’alto.

In caso di cellulite nella faccia interna del ginocchio

8 F, Fontana della curva.
L’estremità della piega di flessione del
ginocchio. Punto sensibile
alla pressione. Massaggiare verso l’alto.

10 MP, Mare di sangue.
Sulla superficie interna della coscia, un palmo al di sopra della rotula, a
ginocchio flesso. Punto sensibile alla
pressione. Massaggiare verso l’alto.

In caso di cellulite nella caviglia

6 MP, Riunione dei tre yin.
Sulla fascia interna della gamba, quattro dita
trasverse al di sopra della protuberanza interna
della caviglia. Massaggiare verso l’alto.

In caso di cellulite nel ventre

9 RM, Divisione dell’acqua e dei grassi.
Sulla linea mediana, un dito trasverso al di sopra dell’ombelico.
Massaggiare verso l’alto.

28 S, Via dell’acqua.

Nel basso ventre, alla distanza di una mano trasversa sotto
l’ombelico, e tre dita dalla linea mediana, da
ciascun lato. Massaggiare verso il basso.

Collo (dolore al collo)

Il collo, come sappiamo, può essere sede di diversi dolori, più o meno acuti, causati da varie ragioni. Con un esame clinico e radiologico, il medico può stabilire una diagnosi. Il dolore al collo può derivare da una nevralgia cervicale o dal torcicollo.

Il torcicollo è inteso come un certo grado di tensione nel collo, con annessa inclinazione della testa, dove si presentano contratture muscolari riflesse, dovute ad un mal posizionamento o ad un blocco tra due vertebre cervicali alte. Nella maggior parte dei casi, il torcicollo si manifesta al risveglio, data la cattiva postura tenuta durante il sonno, e può durare diversi giorni, con un dolore che si estende dalla base della nuca fino alla spalla.

Nella maggior parte dei casi, tuttavia, il torcicollo è dovuto ad un’aggressione da parte di freddo e vento, fattori lesivi che tendono a penetrare nei meridiani e nei vasi del collo dato che questa regione è indifesa contro l’impatto dell’energia climatica esterna, la quale causa anche altre situazioni patologiche, tra cui sinusite e influenza.

Allo stesso tempo, il torcicollo può essere anche l’effetto secondario di una malattia infettiva secondaria dell’apparato ORL (angina, faringite, otite…) o della pelle (foruncoli, cisti sebacee del cuoio capelluto). Se non rientrate tra queste patologie una soluzione è affidarsi ad un professionista e nel frattempo massaggiare i seguenti punti.

Punti da massaggiare

Per sciogliere la contrattura muscolare, massaggiare con pressione circolare forte, da cinque a sei minuti, una o due volte al giorno, il lato dell’inclinazione della testa.

Luozhen, Ago rientrato.
Sul dorso della mano, nella fossetta tra i due
tendini dell’indice e del medio. Punto doloroso
alla pressione.

15 TR, Cavità celeste.
Sulla parte alta della spalla, al centro del
muscolo trapezio. Punto sensibile alla 
pressione.

11 S, Luogo dell’energia.
L’avvallamento al di sopra del capo 
clavicolare.

È consigliabile, comunque, stare a riposo ed indossare una sciarpa per evitare l’esposizione a correnti d’aria. Se non ci sono miglioramenti entro il secondo giorno, consultare un medico.

Crampi

Come sappiamo è possibile accusare crampi nel corso di uno sforzo muscolare, soprattutto in un ambiente freddo (ad esempio durante il nuoto). Un’altra situazione in cui ciò potrebbe verificarsi è durante il sonno, quando i crampi colpiscono principalmente i muscoli degli arti inferiori, tra cui il polpaccio, la cui violenta contrattura può provocare l’estensione del piede. Infine, i crampi possono presentarsi con un’alta frequenza durante la gravidanza. 

I crampi muscolari possono essere definiti come contrazioni o spasmi improvvisi e involontari di uno o più muscoli. Spesso compaiono durante l’attività fisica o durante il sonno.

Le cause possono essere molte:

  • una cattiva circolazione arteriosa o venosa;
  • turbe elettrolitiche del sangue, quali mancanza di potassio e di calcio. Quindi, uno sbilanciamento tra il livello di idratazione e concentrazione elettrolitica. In questo caso si consiglia il consumo di frutta secca, banane, prugne ecc. e di alimenti dal sapore salato; 
  • un’intensa attività manuale fine o ripetitiva che causa il cosiddetto “crampo dello scrivano”. Chi ne soffre non riesce a scrivere correttamente a causa della contrattura, spesso dolorosa, dei muscoli della pinza, ossia tra l’indice e il pollice, caratterizzata da una successiva irradiazione dello spasmo e del dolore verso l’avambraccio e il gomito. 

Punti da massaggiare

A partire da quando il crampo si manifesta, massaggiare con pressione circolare dolce, per qualche minuto, fino a quando questo non si attenua. 
Per prevenire, massaggiare ogni punto con pressione circolare dolce, una o due volte al giorno, per due o tre minuti. 

In caso di crampo al polpaccio

57 V, Montagna di sostegno.
Al centro dei muscoli del polpaccio, la depressione
contrassegnata da una “V” rovesciata.

In caso di crampo al piede 

1 R, Sorgente zampillante.
Sulla pianta del piede, l’incavo che si forma
quando lo si flette.

In caso di crampo dello scrivano, si può ottenere un po’ di sollievo da una pressione circolare forte, per tre minuti, su ciascun punto, mattina e sera, tutti i giorni, fino al miglioramento.

10 GI, Tre Vie.
Sulla superficie esterna dell’avambraccio, due
dita trasverse al di sotto della piega del
gomito. Punto sensibile alla pressione.

5 TR, Barriera esterna.
Sul dorso dell’avambraccio, tre dita trasverse
al di sopra della piega del polso, tra le due
ossa.

Se sei interessato/a a sapere come riuscire ad alleviare fastidi grazie a digitopressione, senza dover ricorrere ai soliti medicinali scrivi nei commenti i tuoi e vi aspetto nel prossimo articolo….

2 risposte a “Digitopressione (Parte 2)”

  1. […] vivamente di leggere prima di  iniziare questo, digitopressione parte 1 e digitopressione parte 2, la medicine cinesi e nello specifico la digitopressione può essere un valido alleato ed spesso […]

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  2. […] hai letto i precedenti articoli te li consiglio caldamente, Digitopressione (parte 1), digitopressione (parte 2), digitopressione (parte […]

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