
Ti sei mai fermato a riflettere su chi frequenti davvero ogni giorno? Non parliamo solo di amici o familiari, ma anche colleghi, partner, coach, compagni di allenamento, clienti. Ogni interazione lascia un’impronta. Ogni dialogo, consiglio, esempio o lamentela entra dentro di te e, piano piano, ti plasma. Perché spesso non ci pensiamo ma tutto influenza, tutto da energie o positive o negative.
Non è un caso se Jim Rohn diceva: “Sei la media delle cinque persone con cui passi più tempo”. Una frase semplice, ma incredibilmente potente. Perché se vuoi crescere, migliorare, raggiungere nuovi traguardi, non puoi farlo rimanendo circondato da chi ti tira giù, ti critica, ti blocca o semplicemente non condivide la tua stessa fame. Mi piace sempre fare questa domanda per far riflettere: sei esci tutti i giorni con 3 ubriaconi, tu chi sei? (“a mio mal cuore il 4”) Se non è così sei comunque nel posto sbagliato.
Energia, ambizione, visione: scegli con cura le tue compagnie
Ogni persona ha una frequenza. Ci sono persone che ti alzano l’energia solo con uno sguardo, una frase, un’idea. E altre che ti svuotano con i loro “non ce la fai”, “è impossibile”, “ma chi te lo fa fare?”. E il punto è che alla lunga, senza nemmeno accorgertene, inizi a ragionare come loro. A pensare più piccolo. A smettere di provarci. Non so se ricordi da ragazzo a seconda degli amici cambiava il tuo stile e come ti ponevi spesso né anche senza accorgenti o pensa a quei bimbi che se uno cade e piange l’altro piange perché sente anche lui il dolore. Quelle parti di noi empatica resta sempre, spesso in positivo e spesso in negativo.
Per questo la crescita personale non è solo una questione di libri o podcast. È anche una questione di ambiente, di relazioni, di stimoli continui. Hai bisogno di persone che ti somigliano nei valori, nei desideri, nella mentalità. Ma che siano anche un passo avanti, per costringerti a fare quel salto in più. Non immenso, non straordinario ma in avanti perché non ti sembra ma si avanza o si retrocede, mai si sta fermi.
Cosa succede quando cambi cerchia
Quando inizi a selezionare consapevolmente chi lasci entrare nella tua vita, tutto cambia. Non è egoismo: è igiene mentale. È protezione. È focus.
Cominci a sentirti più motivato. Ti viene voglia di metterti in gioco. Hai esempi reali davanti agli occhi. Le tue conversazioni smettono di essere lamentele e diventano brainstorming, confronti, visione. Si va in una crescita esponenziale, nella vera crescita.
Inizi a dire più spesso “perché no?” e meno “non fa per me”.
Frequentare chi ti migliora è un acceleratore di risultati. Se vuoi diventare più sano, frequenta chi si prende cura di sé. Se vuoi fare impresa, frequenta chi è già nel gioco. Se vuoi imparare a credere in te stesso, stai con chi lo fa ogni giorno anche quando ha paura. Quindi come Anthony Robbins diceva, è il primo passo per avere una vita di successo, non aspettare ma muoversi verse quello che vuoi.
Attenzione a chi scegli di ascoltare
Non tutte le critiche sono costruttive, non tutti i consigli sono sani. A volte chi ti ama davvero è proprio quello che ti frena per paura che tu soffra. Ma tu non sei nato per vivere fermo. Sei nato per evolverti, trasformarti, crescere. Spesso i loro consigli non sono sbagliati ma solo spesso non si adattano a te o sono di un’epoca che non esiste più.
La vera crescita necessita lasciare andare alcune persone. Non per odio, ma per amore verso te stesso. Il segreto della felicità si richiude in un no.
Ricorda: le tue relazioni sono il tuo specchio. Guardale bene e chiediti: riflettono ciò che sei… o ciò che non vuoi più essere?
Una frase da portare con te
“Circondati di chi ti accende, non di chi ti spegne. La tua energia è sacra.”
Una domanda per te?
Chi sono le 5 persone con cui passi più tempo? Ti piace la media che formano?
Pensaci. Perché da quella media… dipende il tuo prossimo livello.

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